Vincenzo Giorgio, innkeeper and cook by passion
17 Maggio 2023La cucina secondo Vincenzo Giorgio
29 Giugno 2023Scopri qui la storia di Vincenzo Giorgio!
Amo il mio lavoro, confessa subito Vincenzo Giorgio! Faccio l’oste per passione e non ho mai pensato che potessi fare altro nella vita. E mi reputo molto fortunato perché sono anche cuoco. Ad accogliervi, in sala, troverete mia moglie Alfonsina. Io sono per lo più in cucina per preparare ciò che arriva a tavola. Ma entrambi riserviamo a chi ci viene a trovare un’ospitalità calda e familiare.
I ricordi di Vincenzo Giorgio
L’avventura con l’enogastronomia comincia presto. Ero poco più che un adolescente. E già tra i banchi di scuola ho scoperto un mondo da amare incondizionatamente. Dopo la qualifica all’alberghiero, ho iniziato subito a lavorare sul campo. Mi sono fatto prima le ossa come cameriere al ristorante “Lanterna Blu” che, ironia della sorte, si trovava proprio negli stessi locali che dal 1998 ospitano “La Cianciola”. Poi ho fatto il mio ingresso in cucina. Ed ho intuito tra i fumi dei fornelli che questo sarebbe stato il mio futuro.
Il sogno
Ho sempre avuto un’idea chiara nella mente, nel cuore e nel cervello. Avere un ristorante tutto mio. Mi ha costantemente guidato un forte desiderio di perfezionarmi. Ho avuto ed ho voglia di capire, confrontarmi, approfondire. Non mi stanco mai di guardarmi intorno con quella sana curiosità che mi spinge ad osservare, annusare, sentire e assaporare. Un alimento così come un luogo. Una storia così come un rituale. Una tradizione così come un piatto. Studio ancora oggi, mi piace aggiornarmi e un piacere a cui non rinuncio è leggere. Di cibo, di vino, di territorio. Ogni sfida mi fortifica e col carattere che ho, in tanti mi dicono che sono di poche parole, peso e dò valore ad ogni gesto.
Il motto
Il motto che mi anima fin dalle origini, come mi diverto a ripetere non senza un pizzico di ironia, è stato ed è “sbagliando si impara”. Sono fermamente convinto, infatti, che solo dagli errori si diventa migliori. Non bisogna mai perdere di vista i propri obiettivi e perseguirli con coraggio fa parte della mia personalità, riservata sì ma pronta ogni volta a mettersi in discussione. La determinazione non mi è mai mancata. Anzi, nei momenti più difficili che ho vissuto è stata la mia grande forza.
Cetara, una scelta d’amore
Ho scelto Cetara per il mio locale perché il legame con mia moglie è stato ed è insostituibile. Nella vita come nel lavoro. E dall’Agro Nocerino-Sarnese mi sono trasferito in Costiera Amalfitana, un angolo di paradiso dove cielo, mare, terra e persino l’aria che respiriamo ha un non so che di divino. La Costa d’Amalfi è un luogo baciato davvero da Dio e l’uomo ha solo la possibilità di migliorare ciò che madre natura gli concede.
La valorizzazione della Colatura di Alici di Cetara Dop
Da anni sono impegnato in un’intensa attività di promozione e divulgazione della colatura di alici di Cetara, che ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta nel 2020. Sono, infatti, tra i soci fondatori dell’associazione per la sua valorizzazione, nata nel 2015 proprio con lo scopo di far conoscere il nobile discendente del garum romano. Considero questo prodotto uno dei più rappresentativi della nostra identità di cetaresi, prima ancora che della mia storia di ristoratore. Per me resta uno dei baluardi d’eccellenza con cui difendere un’idea di accoglienza che celebri, sempre e comunque, il territorio.
Vincenzo Giorgio